colle sant' elia redipuglia

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colle sant' elia redipuglia
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景点点评
GRO_12

It is located opposite of the Sacrario of Redipuglia. It was the first cemetary for the soldiers of the Isonzo front of that area, but it was too small. So they built the large Sacrario. It is a quite, yet somber resting place for the soldiers. Take some time to visit it.

bender57

Sito dalla parte opposta della scalinata di Redipuglia ci ho portato amici fidanzate i figli, nei giorni belli si andava a visitare, i cannoni affascinavano i ragazzi, la terra rossa di questi luoghi e la stroia angosciavano il mio animo. da vedere e capire visitando anche il sacrario e le altre opere contigue ed il museo. Poi andate a Grado a fare una mangiara ed a vedere il mare.

theonlyone86

Il primo "luogo di culto" della Grande Guerra, inaugurato nel 1923 alla presenza di Mussolini. E' con quest'opera, ancor prima che con il Sacrario Militare antistante, che il regime iniziò la sublimazione del primo conflitto mondiale finalizzato all'educazione nazionale.Il colle è stato praticamente scolpito in sette balze concentriche - per uno sviluppo lineare di 22 km - dove trovarono inizialmente riposo circa 30.000 salme tra noti ed ignoti, provenienti dai diversi cimiteri del basso Isonzo.Questo nuovo cimitero fu progressivamente smantellato negli anni '30 con la costruzione del grande Sacrario di Redipuglia, e le salme traslate nel nuovo e più scenografico mausoleo.Sul Colle rimangono oggi le epigrafi, sì testimonianza di retorica di regime ma anche pungenti "taccuini" dei sentimenti di quei poveri uomini il cui nome fu inghiottito dalle doline del Carso: "Vento del Carso, tu che sai il mio nome, bacia mia madre sulle bianche chiome" o "Seppero il nome mio gli umili fanti, quando balzammo insieme al grido: "Avanti!".Interessante anche l'esposizione di grandi calibri d'artiglieria che però, così esposta alle intemperie, rischia di non rimanere a memoria imperitura di ciò che è stato anche a vantaggio delle prossime generazioni... cosa che sarebbe piuttosto sconveniente.

Claudy63

Di fronte al Sacrario di Redipuglia, Colle S. Elia i pezzi di artiglieria della grande guerra, i cippi con le varie specialità militari che sono andate incontro al sacrificio, toccano il cuore di chiunque. Non ho da aggiungere altro se non dire che sono fiero di essere italiano. Quà si vivono i nostri soldati che ti abbracciano e ti vengono incontro appena arrivi, si sentono le loro sofferenze, le voci, e il loro sacrificio..non ho altre parole. Quì non si fa una visita di divertimento, picnic e svago..ma si viene per rendere onore a questi eroi, tra cui anche i miei nonni cavalieri di vittorio veneto, morti per le ferite di guerra sul monte grappa e sul podgora, perchè grazie a tutti loro, abbiamo raggiunto una sola parola: la libertà. Da onorare con il massimo del rispetto..viva l'italia..

santinos990

colle storico dove sono caduti tanti nostri eroi ella pima guerra mondiale..in questo colle il rispetto e il minimo che ci vuole..la storia si respira su questo colle e viandante che vieni a vedere questo colle si in silenzio e sentirai i respiri e i lamenti dei nostri eroici soldati...onore e rispetto a loro

mauriziod510

E' doveroso, passando da queste parti, fermarsi al Colle Sant'Elia, di fronte al Sacrario di Redipuglia: guai a dimenticarsi di Quelli che, un secolo fa, sono Caduti per la Patria!

massimilianol42

La visita al colle è suggestiva. Ai lati della scalinata e sparsi sulla sommità, sono posti numerosi cippi con iscrizioni e sculture in bronzo. Alcuni sono dedicati alle varie armi e specialità (alpini, fanti, bersaglieri, marinai...) ma anche a vari aspetti della vita al fronte: l'attacco con i gas, il rancio, i reticolati, i cappellani militari...Nel parco sono (ben) conservati numerosi pezzi d'artiglieria, si va dai rudimentali e mastodontici 149/35 e 149G, privi di organi elastici e mezzi per regolare il brandeggio; per arrivare ai cannoni da 105/28 impiegati dall'esercito italiano per tutta la seconda guerra mindiale. Diversi altri obici, cannoni e bombarde sono sparse per tutto il parco. Si tratta di materiali sia italiani che austriaci e c'è pure un obice inglese da 152/13. In cima al colle sono sistemati due pezzi scudati da 100/47 impigati sulle navi della regia marina durante la seconda guerra mondiale. Infine è presente il relitto di un barchino del genio pontieri. Altro materiale (armi portatili, mitragliatrici, uniformi...) è conservato nel piccolo museo posto vicino al colle.Si tratta di una visita che emozionante ed interesante sicuramente da consigliare. Mi chiedo soltanto se le diverse artiglierie esposte non potrebbero essere conservate in maniera migliore al coperto lasciando finalmente il colle verde al ricordo dei caduti e, finalmente, alla pace.

Joker_60

Tappa d’obbligo per chi visita Redipuglia, il Colle Sant’Elia è situato proprio di fronte al Sacrario Militare.Ospita uno dei più celebri "parchi delle rimembranze" d'Italia, in cui furono sepolti i caduti della Prima Guerra Mondiale, poi traslati nel Sacrario stesso. Il parco ospita vari monumenti a persone, ordigni bellici e vari oggetti che hanno rappresentato il dramma della Grande Guerra.Emozionante la salita, ammirando le vecchie armi ed i motti scritti sulle varie lapidi di cui il Colle è disseminato.Non si può andare via da Redipuglia senza aver visitato questo sito, complementare del più importante e conosciuto Sacrario Militare, per onorare, in religioso silenzio, i nostri militari caduti della Prima Guerra Mondiale.

Pedranajones

Per chi non lo sapesse il colle oltre ad aver ospitato la guerra e' stato anche refettorio,ospedale e poi cimitero,come tutti i luoghi teatro di eventi bellici.A fine del conflitto e' stato dimora provvisoria di molti dei nostri ragazzi d'inizio secolo.Adesso riporta cippi e testimonianze della guerra su lapidi e residuati bellici.Non coinvolgente come il sacrario di fronte ma ugualmente meritevole di passarlo in rassegna.Non dimenticando chi li' ha lasciato la cosa più importante

Agnese25

emozionante tutto: la salita, le epigrafi, le vecchie armi e il tricolore sulla collina. basterebbero poche didascalire per capire meglio.

vg645

far vedere ai giovani di oggi tutti informatici come si combattevano le battiglie con la perdita di vite umane senza l'utilizzo delle tecnologie odierne. Ho visto dei ragazzi che non capivano l funzionamento di un cannone senza fili di collegamento, e questo e tutto un dire

Aristofane

Il Colle Sant'Elia, da non confondere con il più noto Sacrario Militare di Redipuglia da cui è separato dalla strada provinciale, ospita uno dei più celebri "parchi delle rimembranze" d'Italia, in cui furono sepolti i caduti della Prima Guerra Mondiale poi traslati nel Sacrario stesso. Il parco ospita vari monumenti a persone e oggetti rappresentativi del dramma della guerra: il reduce poeta Giannino Antona Traversi compose le epigrafi in versi, versi generosi anche se ampiamente retorici e piuttosto lontani dal gusto di oggi.Il parco è completato da un interessante museo sulla Prima Guerra Mondiale con reperti e documentazioni sulla vita quotidiana dei combattenti. L'ingresso è gratuito, il custode gentile e disponibile a spiegazioni, l'orario di apertura (al contrario del museo del Sacrario) prevede anche visite il sabato.Rimane la grossa difficoltà nel raggiungere il sito con mezzo proprio, a cui ho accennato nella recensione al Sacrario (in pratica la stazione ferroviaria più vicina, Sagrado, è a due chilometri, e i collegamenti con bus sono molto limitati).

Lunastella1838474636

Anche per chi non è a conoscenza delle terribili vicende storiche che hanno avuto luogo su questa terra, il Colle è senz'altro commovente e toccante. In particolare per i vari motti incisi su ogni monumento a ricordo dei valorosi che qui sacrificarono tutto.

LuisaCPPG

Per un appassionato di storia, questo luogo e certamente da visitare prima o poi. Ci sono vari cimeli che rendono bene l'idea di cosa sia successo non molti anni fa per la difesa della nostra Patria...

RobertoL893

come per il sacrario, è un luogo commovente, che forse ti strappa qualche lacrima, ma vale la pena per capire cosa hanno dovuto sopportare i nostri eroici antenati.

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