sacrario dei caduti di caporetto

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sacrario dei caduti di caporetto
景点介绍

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景点点评
AndrewMile

The walk up to the chapel and tombs goes along a sobering stations of the cross and arrives in a not particularly attractive parking area. The Monument is well worth walking around and one can read some of the names of the 7000 plus Italian soldiers who died in the valley in WWI. The view from the top terrace is great. The Chapel dates from the 17th century, but has not been fully restored as so is very sparse inside. It is worth making the sight part of the hike to the waterfall and bridges nearby.

Granada100

Impressive monument easily visible from the road. On the recommended circular walk. Good views across the town.

Team541

We visited the monument and church on our trip to Kobarid. The 14 stations of the cross guide you up the hill to the final resting place of over 7,000 italian soldiers who lost their lives during the battles of the Isonzo, WWI. From the top, you have magnificent views of the valley, town of Kobarid and the Soca River. Wonderful place to sit quietly and reflect.

Tromellino

In una tre giorni dedicata alla memoria in occasione del centenario dell'entrata in guerra dell'Italia non poteva mancare il Sacrario di Caporetto e la relativa chiesetta di Sant'Antonio.Il sacrario e' raggiungibile con una piacevole passeggiata di 20 minuti dal centro di Caporetto ( Kobarid in sloveno ) passando tutte le stazioni della Via Crucis . Al termine della breve salita ci si trova di fronte a questo sacrario che purtroppo ricorda una delle peggiori disfatte del nostro esercito. Si rimane in silenzio a commemorare . Voto 10

MarcoBressanelli

io e mio padre abbiamo visitato questo sacrario perchè qui il suo nonno è stato fatto prigioniero. voleva vedere i luoghi dove i tanti racconti ascoltati da bambino intorno ad un fuoco avessero un paesaggio reale. per me è stata una visita molto interessante. per me non ha prezzo riuscire a fare delle vacanze con il mio papa anche se questi luoghi non sono proprio le mie mete preferite

enricomala

Il sacrario è costituito da una piccola chiesetta costruita su una collina circondata da un bellissimo paesaggio montano, ai piedi del quale scorre il fiume Isonzo che attraversa la città di Caporetto.

MaurizioT914

Non e' certamente un posto coreografico. Semplice, duro, triste, racchiude il senso della grande tragedia dei caduti della grande guerra. Un luogo dove le foto ricordo sono inutili ma dove nella memoria si scolpisce la tristezza

olegkravitz

На вершине горы в городе Кобарид расположена церковь Святого Антона. На словенском - Cerkvijo Sv. Antona (здесь в титрах почему-то указано иное).С вершины горы открывается взору прекрасная панорама с видом на окрестности и изумрудную реку Соча.Вдоль всего подъема к храму много религиозных скульптурных композиций. Очень ухоженная и зеленая территория.

TKrut

O livro guia indicava que nesta pequena cidade havia um caminho histórico com diversos pontos de parada. Este monumento era um desses pontos. A vista do alto é bem bonita.

vazoler

Se si è vicino al confine slavo vale la pena venire a dedicare un pensiero a questi nostri caduti . PRESENTE

MarcoCaciolli

Caporetto (kobarid ) un piccolo paese al confine con l'Italia è tristemente noto per la disfatta dell'esercito italiano durante la prima guerra mondiale. Il sacrario che ospita le salme di tutti i caduti della battaglia si erge solitario su una rupe che sovrasta la città e il fiume Isonzo. Una bellissima salita con le fermate della via crucis porta in cima alla collina. Da qui si erge in tutta la sua imponenza il sacrario, luogo bello è triste al tempo stesso, memoria di quello che è accaduto e monito per tutte le generazioni. La chiesa e semplice ma proprio in questo sta la sua bellezza mentre i monti e il fiume fanno da scenario a questo indimenticabile monumento.

GabryM740

Rientrando dalle cascate Kozak lungo l'itinerario storico di Caporetto percorriamo una pietraia impegnativa e scendiamo dentro un bosco in direzione sud-est per rientrare verso Kobarid ..... circa un'ora di cammino ed arriviamo in cima al Gradic (monte che domina Caporetto) dove nel 1938 fu inaugurato l'ossario italiano in memoria dei caduti della I GM. Si tratta di una struttura a forma di ottagono ad arcate concentriche degradanti verso la sommità, dove si erge la Chiesa di San Antonio consacrata nel 1696. Vi sono tumulati i resti mortali di 7014 combattenti italiani, noti ed ignoti, caduti sul fronte isontino. Dopo un periodo di raccoglimento, dovuto anche alla stanchezza ma soprattutto alla memoria degli eventi di 100 anni fa circa, scendiamo lungo una strada che presenta ai margini le stazioni monumentali della via crucis ... quasi a sottolineare l'estremo sacrificio di oltre 300mila Soldati che in poco più di 30 mesi di combattimenti persero la vita sul fronte isontino .....

Giulios51

Per non dimenticare quello che è successo 100 anni fa e che i nostri figli tramandino gli atti eroici dei nostri nonni e bisnonni. Merita una visita, anche perchè da lassù c'è una bellisssima vista

LorenzoD117

Siamo andati a visitare questo ossario dei caduti italiani e noto che è veramente mastodontico, probabilmente anche troppo, ma visto che era stato voluto dal duce direi che è anche una cosa normale, la pianta si basa su 3 ottagoni concentrici dove i muri contengono le spoglie di circa 7mila soldati italiani che sono morti in zona per la grande guerra. In cima si trova la chiesa di Sant'Antonio, molto ben tenuta e interessante. La zona poi è molto bella perchè si trova su una collina sopra caporetto che permette di avere un panorama sulla valle dell'Isonzo molto bella.

Vanzo64

Mentre si risale il percorso della via Crucis che porta al sacrario già si comincia a percepire la grandezza del posto e l'immanità di quanto avvenne!Il sacrario riporta il nome ed il cognome di circa 4000 dei più di 7000 soldati italiani ivi sepolti dopo esser morti per aver risposto presente alla chiamata della patria!Molto più di un minuto di silenzio ci giunge spontaneo mentre ne saliamo i gradini e ne osserviamo i mille e mille e mille e mille nomi.Onore eterno a tutti loro! E ringraziamo il cielo che ora siamo tutti Europa

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